201705.03
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Imperia: Go imperia e la proposta di acquisto del porto, Fossati “iniziativa meramente propagandistica”

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Giuseppe Fossati di Imperia Riparte, analizza le novità di oggi in merito alla proposta della Go Imperia

“Leggo che la GO Imperia avrebbe presentato al Fallimento della Porto di Imperia s.p.a. una proposta di acquisto dell’azienda. Di fatto è una “non notizia”, nel senso che nel contratto di affitto di azienda era previsto l’obbligo di formulare tale proposta entro il 30.4.17; quindi era ovvio che una qualche proposta dovesse essere formulata. Occorre però valutare il contenuto di tale proposta e comprendere se è reale, realistica o se si tratta di solo fumo”.

Giuseppe Fossati di Imperia Riparte, analizza le novità di oggi in merito alla proposta della Go Imperia. “La sensazione, forte, è che, come al solito, la GO Imperia e l’Amministrazione Capacci stiano facendo solo fumo, a mero scopo propagandistico ed elettorale. Nella sostanza, da quello che si legge, la proposta sarebbe di € 7.500.000,00, da pagarsi a rate sino al 31.12.2021 più una “maxi rata finale”. Leggo poi dichiarazioni di responsabili dell’Amministrazione che confermano la necessità di ulteriori € 40.000.000,00 circa per finire il Porto e renderlo pienamente operativo, senza dire però come o dove si pensa di reperirli”.

“Tale proposta, francamente, al di là della sua portata, a mio avviso, meramente propagandistica, lascia perplessi per una serie di motivi:

1°) non è molto difforme, nella sostanza, da quella già rigettata anni fà dal Fallimento, quindi è probabile venga nuovamente rigettata;
2°) non è dato capire che senso abbia, sia per il Fallimento, che per la Go Imperia, trattare la cessione d’azienda prima che, salvo ulteriori rinvii tra qualche mese, il Consiglio di Stato chiarisca se la concessione demaniale sia effettivamente decaduta, o meno, e che la Cassazione confermi, o meno, la decisione della Corte d’Appello che ha dichiarato nullo il fallimento;
3°)non è dato capire come la GO IMPERIA, che ha utili modesti, o il Comune, che ha un bilancio ingessato, reperiranno le risorse per acquistare l’azienda e pagare, non tanto le rate mensili, quanto la “maxi rata finale” e, soprattutto, le opere per completare il porto: mancano all’appello circa € 45.000.000,00”.

“Detto questo, credo che a nessuno sfugga il reale disegno di Capacci e soci: far credere ai cittadini/elettori di volere una gestione pubblica, ma, in realtà, prendere tempo e tentare di acquisire l’azienda, posticipando il più possibile il grosso del pagamento e, soprattutto, il completamento dell’opera, in attesa di trovare qualche privato che sia disponibile ad entrare in società e/o comunque a far parte dell’operazione. – precisa Fossati – Nulla di scandaloso, per carità, è evidente che né il Comune, né la Go imperia avranno mai la forza economica di completare l’opera ed andranno necessariamente cercati capitali privati, si spera senza ripetere alcuni errori del passato. Ciò che, francamente, indispone è l’atteggiamento di chi crede che i cittadini abbiano tutti la sveglia al collo e l’anello al naso e si bevano le fandonie della “svolta storica” per la gestione pubblica del porto. Così non è”.